lunedì 8 aprile 2013

L'aneddoto dell'amico interista...


Le polemiche scaturite ieri dopo la sconfitta dell'Inter in casa contro l'Atalanta e le dichiarazioni al vetriolo di Moratti (l'uomo che dal 1995 va dando lezioni di stile al mondo...), Stramaccioni (l'uomo paragonato un giorno sì e l'altro pure a tale Mourinho Josè da Setubal, pensate dove può arrivare la follia umana!), Zanetti (colui il quale promise di interrompere tutte le partite dell'Inter in caso di cori razzisti provenienti dalla curva interista, ma che da allora soffre di otite cronica) e infine del mitico Paolo Bonolis (straordinario come showman, decisamente mediocre come tifoso e intenditore di calcio) mi hanno fatto venire in mente un episodio capitatomi sette anni fa.

Quando nel 2006 è scoppiato lo scandalo di Calciopoli io andavo ancora al Liceo e avrei compiuto, di lì a poco, 18 anni. Ovviamente, essendo in una classe dove c'era una nutrita presenza di milanisti e, soprattutto, interisti, ho passato la fine di quel quarto anno e tutto il successivo a dovermi difendere dalle etichette di "ladro" (pensate un po' a chiamarmi così erano i tifosi di una squadra i cui illeciti erano ignoti all'epoca e quelli di una squadra penalizzata in quell'estate e retrocessa per vicende simili nel 1980...). Ricordo bene che tra i tanti interisti che si gonfiavano il petto per il fatto di aver finalmente trovato una giustificazione per le continue scoppole rimediate dall'Inter morattiana dal 1995 c'era anche uno dei miei migliori amici, il classico "amico d'infanzia" con cui si era condivisa gran parte dell'adolescenza; dopo l'ufficialità della militanza della Juventus nel campionato di Serie B in seguito alle sentenze della CAF prima e della Corte Federale poi, con quest'amico avevamo iniziato a ragionare su quando la Juventus sarebbe tornata a vincere qualcosa ora che gli "imbrogli" di Moggi erano venuti meno. Ad un certo punto, dopo le sue mille dissertazioni riguardo al fatto che ora il calcio era tornato finalmente ad essere pulito e che anche gli errori arbitrali più macroscopici sarebbero stati ritenuti una casualità (e lo dicevano tutti gli interisti, tifosi che vedrebbero un complotto anche in caso di violento acquazzone a Milano in pieno autunno), gli ho rivolto la seguente domanda: "Ma se in un prossimo campionato la Juventus dovesse, per assurdo, ricevere 38 favori arbitrali in 38 partite e l'Inter 38 torti arbitrali in 38 partite, diresti ancora che rubiamo i campionati?"; la risposta del mio amico è stata "Assolutamente no. Prima c'era Moggi che truccava tutto, se episodi tipo quelli del 1998 dovessero ricapitare ora che Moggi non c'è più sarebbe una semplice coincidenza. Quindi noi tifosi interisti la accetteremmo!".

Confrontate adesso questo punto di vista, che in quel momento storico era anche quello di Moratti, di tutti gli interisti e di tutti gli anti-juventini in generale, con le dichiarazioni di ieri sopra citate e con le reazioni che si verificano ogni volta che la Juventus riceve un fischio arbitrale favorevole o un'altra squadra un fischio arbitrale sfavorevole. Chi aveva ragione? Io o il mio amico?

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