lunedì 20 aprile 2015

DIARIO DI BORDO/45 - Juventus-Lazio 2-0 (Serie A, 31a giornata)


IL TABELLINO
JUVENTUS-LAZIO 2-0 (primo tempo 2-0)
MARCATORI: Tevez (J) al 17'pt, Bonucci (J) al 28'pt
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Padoin, Vidal (39'st Sturaro), Pirlo (27'st Pereyra), Marchisio, Evra; Tevez, Matri (13'st Morata). Allenatore: Allegri
LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta, Cana, Mauricio, Braafheid (1'st Candreva); Cataldi, Biglia, Lulic; Mauri (21'st Keita), Klose (47'st Ledesma), Felipe Anderson. Allenatore: Pioli
ARBITRO: Rizzoli di Bologna
NOTE: al 44'st espulso Cataldi (L) per gioco falloso

LA PARTITA
Primo tempo
  • 13' - Marchisio calcia da una ventina di metri, ma Marchetti blocca distendendosi sulla propria destra
  • 17' - GOL DELLA JUVENTUS! Spizzata di Vidal per Tevez, che entra in area e lascia partire un sinistro che non dà scampo a Marchetti
  • 25' - Errore in disimpegno di Chiellini che involontariamente serve Klose, ma la conclusione di quest'ultimo da posizione favorevole viene murata da Bonucci
  • 28' - GOL DELLA JUVENTUS! Grande cavalcata di Bonucci, che parte dalla linea di centrocampo e si presenta in area, dove batte Marchetti con una conclusione di destro
  • 47' - Cross di Padoin dalla destra e colpo di testa di Evra, che non inquadra la porta per un soffio
Secondo tempo
  • 9' - Appoggio di Klose per Candreva, la cui conclusione viene deviata in angolo da Chiellini
  • 20' - Ci prova Candreva su punizione, ma il pallone si stampa sulla traversa a Buffon battuto
  • 24' - Conclusione di Biglia dalla distanza, ma Buffon blocca in due tempi
  • 44' - Cataldi interviene da dietro su Tevez e guadagna direttamente gli spogliatoi
  • 47' - Uno scivolone di Chiellini libera alla conclusione ravvicinata Felipe Anderson, ma Buffon se la cava
UNA JUVENTUS CINICA E ABILE NEL CONTROLLARE LA PARTITA
A colpire maggiormente, nella serata di sabato, sono stati il cinismo con cui la Juventus ha sferrato l'uno-due che ha messo al tappeto la Lazio e l'assoluta tranquillità nel controllare la partita durante tutto l'arco dei 90 minuti; persino nel secondo tempo, quando la squadra di Pioli ha tentato di imbastire una reazione per tentare almeno di riaprire la pratica, i bianconeri hanno rischiato pochissimo (le occasioni pericolose costruite dagli ospiti sono state la punizione di Candreva e la conclusione ravvicinata di Felipe Anderson a ridosso del fischio finale). Una prestazione da squadra matura e consapevole che la stagione è giunta al suo momento cruciale

VOCI DI MERCATO O NO, "CARLITOS NON TRADISCE" (cit.)
Mentre media e tifosi si arrovellano su quale sarà il futuro di Carlos Tevez, l'argentino continua a fare quello che gli riesce meglio: segnare ed essere decisivo. Se poi volete la mia opinione in merito a questo argomento, vi dico con estrema franchezza che per me conta che l'Apache torni in Argentina dopo aver segnato il maggior numero possibile di reti...

BONUCCI: GOL SALVATO, GOL SEGNATO!
Il lasso di tempo compreso tra il 24' e il 28' ha rappresentato lo snodo cruciale della partita di sabato sera: al 24' Bonucci ha salvato su Klose con un provvidenziale intervento in scivolata, mentre al 28' lo stesso difensore viterbese si è esibito nel coast to coast che è valso il 2-0 e che di fatto ha chiuso la partita. Credo che uno degli aspetti più importanti di questa stagione sia la crescita di rendimento di questo giocatore (al quale, come sanno quelli che mi seguono da tempo, in passato non ho mancato di rivolgere critiche piuttosto pepate!), divenuto uno dei punti di riferimento imprescindibili di questa squadra

MARCHISIO: FORSE IL TURNO DI STOP NON GUASTA...
Della stagione straordinaria che sta disputando Claudio Marchisio ho diffusamente parlato in passati DIARI DI BORDO, ma sabato sera il centrocampista juventino è parso non al top: impreciso in qualche passaggio, ha anche palesato un certo nervosismo tradottosi nel fallo su Lulic che è valso il cartellino giallo (e il colore, a ben vedere, rischiava di essere altro...) e, causa diffida, la conseguente squalifica che lo costringerà a guardare da casa o dalla tribuna il derby contro il Torino in programma domenica alle 15. E forse, considerato che c'è bisogno del miglior Marchisio in questa fase cruciale della stagione, il turno di stop nella stracittadina della Mole rischia di avere persino qualche risvolto positivo; i più contenti dell'assenza di Marchisio, tuttavia, rischiano di essere i tifosi granata, visti i tre gol segnati dal giocatore nei due derby della stagione 2012/13...

(ALTRI) SEGNI DI VIDAL!
Dopo Juventus-Monaco di martedì mi era capitato di dire che il rigore trasformato aveva avuto effetti positivi sul piano psicologico per Arturo Vidal. E, alla luce dell'ottima prestazione offerta dal cileno sabato sera contro la Lazio, direi che avevo visto giusto. Un'ottima notizia per il finale di stagione, anche se la probabile assenza a Montecarlo causa tonsillite rischia di essere una tegola di cui Allegri e tutti i tifosi juventini avrebbero fatto volentieri a meno...

OTTIMI SEGNALI PROVENIENTI DALLE CORSIE LATERALI
Le buone notizie sono arrivate anche dalle fasce, dove l'apporto fornito da Simone Padoin (preferito a Stephan Lichtsteiner nel ruolo di esterno destro) e Patrice Evra è stato eccellente: i due, sul finire del primo tempo, hanno addirittura confezionato un'occasione da rete, ma sul cross dell'ex atalantino il francese non è riuscito ad inquadrare la porta di testa

MATRI: TANTO LAVORO PER LA SQUADRA, ZERO PESO OFFENSIVO
Preferito sia a Fernando Llorente che ad Alvaro Morata come partner d'attacco di Carlos Tevez, Alessandro Matri ha offerto una prestazione quasi lodevole sul piano del lavoro sporco (ha costantemente fatto a sportellate con i difensori laziali e ha sempre cercato di creare i varchi giusti per gli inserimenti dell'argentino) risultando però nullo o quasi su quello dell'efficacia offensiva. Il Matri visto a Firenze era stato decisamente altra cosa...

STAPPARE LO SPUMANTE NO, MA UN GIRETTO IN CANTINA PER SCEGLIERE LA BOTTIGLIA FORSE...
Partiamo, come sempre, dai numeri: la vittoria sulla Lazio e il successivo pareggio interno della Roma contro l'Atalanta (1-1 firmato Totti e Denis, entrambi su rigore) hanno portato la Juventus ad avere un vantaggio di 15 lunghezze nei confronti del secondo posto occupato in coabitazione dalle due compagini capitoline (le quali farebbero bene a guardarsi anche dal ritorno del Napoli, vittorioso per 3-0 contro un Cagliari sempre più vicino alla B). Considerato che al termine del campionato mancano sette giornate e che in palio ci sono ancora 21 punti, direi che non è ancora tempo per stappare lo spumante e festeggiare, però forse un primo giretto in cantina per iniziare a scegliere la bottiglia da mettere in fresco si potrebbe anche fare...

E ORA TESTA A MONTECARLO, TENENDO ALTA LA GUARDIA!
Superato brillantemente il test contro la seconda in classifica, adesso la Juventus può concentrarsi all'impegno di mercoledì a Montecarlo contro il Monaco nel retour match dei quarti di finale di Champions League: il risultato dell'andata dà buone garanzie per quanto concerne il passaggio in semifinale, ma sarà fondamentale che la formazione di Allegri scenda in campo allo stadio "Louis II" senza fare calcoli e, soprattutto, senza credere che si tratti di una formalità; del resto il Monaco ha già dimostrato a Torino di essere una squadra estremamente organizzata e ostica e sottovalutare Jardim e i suoi ragazzi rischia di trasformarsi nel più pericoloso dei boomerang...

#JESUISJURGEN
Nei giorni scorsi Jurgen Klopp ha annunciato il suo divorzio con il Borussia Dortmund al termine di questa stagione e sabato la curva giallonera ha tributato un caloroso saluto al tecnico teutonico, il quale si è seduto sul terreno di gioco a ricevere l'ovazione dei suoi sostenitori con l'aria quasi estasiata tipica dei bambini che restano incantati di fronte a qualcosa che percepiscono come magico. Onore a te, mister! E in bocca al lupo per tutto!

CI VOLEVA LUI...
Era il 2004 quando il Cagliari, dopo quattro stagioni in Serie B, tornava nel massimo campionato sotto la guida di Edy Reja in panchina e del "figliol prodigo" Gianfranco Zola in campo. Da quel momento in poi, per dieci stagioni consecutive, i sardi sono sempre riusciti ad ottenere la salvezza in Serie A senza mai penare più di tanto. Poi un giorno arrivò il neo-presidente Giulini (ex consigliere d'amministrazione dell'Inter, per chi non lo sapesse), il quale ebbe un'idea geniale: chiamare in panchina Zdenek Zeman! E fu così che, sotto la sapiente guida dell'uomo che avrebbe allenato il Barcellona se quel malandrino di Luciano Moggi non glielo avesse impedito (l'ha detto lui in un'aula di tribunale, non me lo sto inventando io!), la compagine rossoblu sprofondò nei bassifondi della classifica e il buon Giulini dovette esonerarlo e affidare la guida della squadra proprio a quel Zola che da calciatore tanto aveva onorato la causa rossoblu; ma nemmeno con il fu Magic Box le cose migliorarono e così fu riportato in sella il vate boemo, sotto la cui guida oggi il Cagliari è penultimo e con un piede (e forse qualcosa in più) in Serie B. Qualcuno potrebbe obiettare che la rosa del Cagliari attuale non è di livello eccelso e forse sarebbe un'argomentazione minimamente fondata, ma al tempo stesso non mi risulta che negli anni scorsi i sardi si siano salvati avendo in rosa Cristiano Ronaldo o Messi...

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